Le origini della Tripmare risalgono al 1895 quando, per iniziativa di un capitano di lungo corso di origini dalmate, nacque a Trieste la Ditta Armatrice Diodato Tripcovich.
Nei primi anni del secolo scorso la Tripcovich divenne la più importante impresa di navigazione privata della Marina Austroungarica.
Nel 1912 venne trasformata in società per azioni e nel 1922 fu quotata alla Borsa Valori di Trieste. Sensibile all’evoluzione dei tempi, la Tripcovich acquistò i primi rimorchiatori destinati prettamente ad operazioni di salvataggio navale. Il secondo conflitto mondiale rappresentò un duro colpo per la società la cui flotta venne in parte affondata e in parte requisita. Si riprese però con tenacia, specializzandosi nel salvataggio e nel recupero di relitti in Mediterraneo, Mar Rosso e Oceano Indiano.
Nonostante le difficoltà e la scarsità di mezzi a disposizione, e grazie anche al contributo personale del barone Goffredo de Banfield la Tripcovich riuscì a distinguersi in queste operazioni a tal punto che nel 1956 gli venne affidato dall’ONU l’incarico di ripristinare la navigabilità del Canale di Suez, bloccato dai relitti accumulatisi nelle sue acque in seguito ad azioni militari.
Intanto la grande esperienza accumulata e le nuove capacità acquisite la portarono a sviluppare in maniera crescente l’attività di rimorchio navale, di assistenza offshore e di lavori marittimi.
Nel 1954 la Società divenne concessionaria del servizio di Rimorchio Navi nel porto di Trieste.
Negli anni ’80 la Tripcovich, consapevole di dover fornire risposte alla nuova sensibilità ecologica che si era sviluppata anche nell’ambiente marittimo, partecipò con altri armatori italiani ad una nuova iniziativa volta a tutelare il mare e le coste dagli inquinamenti mediante attività di vigilanza e di intervento per il recupero degli idrocarburi e di sostanze nocive sversate in mare.
Nel 1994 venne fondata la Tripmare, Società alla quale fu affidato il servizio di rimorchio.